“Paradiso! Paradiso!! Preferisco il Paradiso!!!”

Esclamazione? Augurio? Semplice intercalare? Per i Cristiani – purtroppo – “Paradiso! Paradiso!! Preferisco il Paradiso!!!” rischia di fare il paio con un’espressione simile “Carneade, Carneade…”. In entrambi i casi si chioserebbe: “Chi è costui?”. Ma un passo alla volta. L’inventore di “Paradiso! Paradiso!! Preferisco il Paradiso!!!” fu S. Filippo Neri. Dopo molte fatiche per amore della Chiesa e anche a causa dei suoi detrattori, don Filippo fu insignito con il titolo di Cardinale da papa Clemente VIII. Dopo la nomina, tornando Filippo dai suoi ragazzi, essi ebbero paura ad avvicinarsi perché “ormai era un principe della Chiesa”. Don Filippo allora riportò subito la porpora dal Papa, ringraziandolo, ma dicendo: “Preferisco il paradiso!”.

In questa Quaresima, vorremmo imparare a prendere le decisioni di ogni giorno guardando il Cielo, scegliendo Cristo. Altri criteri che sostituiscono Gesù, magari sono di buon senso, magari sono di sano realismo… ma, a conti fatti, non solo non servono, – di più – ci allontanano dalla meta di un Cristiano: “Preferisco il Paradiso!”.

C’è chi ama la ricchezza e vestirsi come un re / C’è chi non vuol fare niente, non gli va di faticar
C’è chi parla sempre troppo, non sa dir la verità / E poi critica ogni cosa, non c’è nulla che va ben.

C’è chi crede d’esser grande, vuol salire fino al ciel / È fanatico e superbo, crede d’esser chissà chi
C’è chi sogna gran carriere, grandi inchini ed i lacchè / Ma per me, no non va, non è quel che piace a me…”. 

Quindi a chi ispirarsi in questa Quaresima?

I due malfattori intanto erano stati crocifissi con Gesù. Uno di loro, insultandolo, diceva:
– Non sei tu il Messia? Salva te stesso e noi. L’altro invece si mise a rimproverare il suo compagno e disse: – Tu che stai subendo la stessa condanna non hai proprio nessun timore di Dio? Per noi due è giusto scontare il castigo per ciò che abbiamo fatto, lui invece non ha fatto nulla di male. Poi aggiunse: – Gesù, ricordati di me quando sarai nel tuo regno. Gesù gli rispose: Ti assicuro che oggi sarai con me in paradiso. (Lc 23, 39-43)

E che strada intraprendere in questi quaranta giorni?

  • So(-)stare con Gesù(?)”: nella duplice accezione: “So stare con Gesù?”, ma anche “Sostare con Gesù!”. Porsi la domanda e raccogliere l’invito sono due facce della stessa medaglia!
  • Oggi, né ieri, né domani!”: Cristo accade oggi. Così Egli entra nella nostra vita: bussa, chiede permesso, ma oggi Egli desidera stare con noi. A Cristo non interessa se tutto è in ordine nella nostra vita, a Cristo interessiamo noi!

Torniamo a don Filippo: egli amava le giaculatorie: preghiere brevi che accompagnano senza sforzo lo scorrere del tempo. Egli amava recitarle come rosario al posto dell’Ave Maria e del Padre nostro. Ne ha lasciate molte, molto belle e per tante occasioni: “Signore mostrami il tuo volto”; “Se Tu non mi aiuti, Gesù mio, io cadrò”; “Gesù mio, io ti vorrei sempre servire, ma non trovo la via”; “Non ricordare, Signore, i miei peccati per la tua santissima Passione” … ma in questa Quaresima vorremmo ripetere spesso in tanti: “Preferisco il Paradiso!”. Buona Quaresima!!

don Stefano