Seguendo l’antichissima tradizione cristiana, la Chiesa raccomanda insistentemente che i corpi dei Defunti vengano seppelliti nel cimitero o in altro luogo sacro.
Qualora per motivazioni legittime venga fatta invece la scelta della cremazione del cadavere si ricorda la necessità di conservare le ceneri presso il cimitero, anzitutto al fine di ridurre il rischio di sottrarre i Defunti alla preghiera e al ricordo dei parenti e della Comunità cristiana. In tal modo, inoltre, si evita la possibilità di dimenticanze e mancanze di rispetto, che possono avvenire soprattutto una volta passata la prima generazione, nonché pratiche sconvenienti o superstiziose. Per i motivi sopra elencati, la conservazione delle ceneri nell’abitazione domestica non è consentita.
Per evitare ogni tipo di equivoco panteista, naturalista o nichilista, non è permessa la dispersione delle ceneri nell’aria, in terra o in acqua o in altro modo, oppure la conversione delle ceneri cremate in ricordi commemorativi.
Nel caso che il Defunto avesse notoriamente disposto la cremazione e la dispersione in natura delle proprie ceneri per ragioni contrarie alla fede cristiana, si devono negare le esequie, a norma del diritto.
Roma, dalla Sede della Congregazione per la Dottrina della Fede,
15 agosto 2016, Solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria.