Introduzione all’Avvento 2019

In questo tempo di Avvento, ancora il nostro Arcivescovo Mario scrive a tutti coloro che abitano nella Diocesi di Milano.
Volentieri vi faccio parte della sua riflessione.

don Stefano

In Diocesi di Milano

Corro verso la meta

“Carissimi l’amore gioisce per la speranza dell’incontro, trova compimento nella comunione. L’anima della vita cristiana è l’amore per Gesù: il desiderio dell’incontro, il sospiro per la comunione perfetta e definitiva. Paolo, nella lettera ai Filippesi che stiamo leggendo durante quest’anno pastorale, confida ai cristiani di quella città il suo desiderio intenso e il suo correre per conquistare Cristo, come è stato da Lui conquistato. Vi invito a leggere il capitolo 3 della lettera ai Filippesi dal versetto 4 al versetto 14. Anche noi come Paolo camminiamo nella fede: amiamo il Signore Gesù, ma non lo vediamo come Egli è; siamo stati conquistati da Lui e perciò ci sforziamo di conquistare la meta. L’Avvento è un tempo importante non per preparare la commemorazione di un evento passato, ma per orientare tutta la vita nella direzione della speranza cristiana: sempre lieti ed insieme sempre in attesa. Vi invito ad alimentare la virtù della speranza: ne abbiamo un immenso bisogno!

L’orientamento al futuro infatti è una dimensione irrinunciabile del vivere! C’è però differenza tra vivere di aspettative e vivere di speranza. L’aspettativa è frutto di una previsione, di programmazione, di progetti: tutto è costrui2
to sulla valutazione delle risorse disponibili e sull’interpretazione di quello che è desiderabile. L’aspettativa spinge avanti lo sguardo con cautela per non guardare troppo oltre, circoscrive l’orizzonte a ciò che si può calcolare e controllare.

La speranza invece assomiglia molto ad una cosa di questo genere:

“Provate a pensare a Maria di Nazareth che se ne stava in casa ed ebbe l’annuncio della nascita di Gesù. Qualcosa di ultimamente non riconducibile agli avvenimenti antecedenti, di cui il suo presente era fatto. Pensate a quello che hanno sentito i pastori all’annuncio dell’Angelo oppure i Magi all’annuncio di cui la stella fu segno: una novità radicale, una novità d’ordine assoluto, non poteva esserci ed è qui, non poteva esserci perché non l’hanno mai pensato -non potevano neppure pensarlo-, ma ciò che era impensabile ora è qui. Il cristianesimo è l’avvenimento di questo annuncio. Annuncio non in quanto io lo ascolto, ma anzitutto in quanto mi si presenta: qualcosa che è fuori di me e che si propone al fondo di me stesso. Il cristianesimo è una presenza dentro la mia, tua e nostra esistenza, una presenza che assicura un cambiamento inimmaginabile. Inimmaginabile!”.

don L. Giussani

Nelle nostre comunità

…Tenendo fisso lo sguardo su Gesù
Colui che crea la fede e la rende perfetta

Ma quando il Figlio dell’Uomo tornerà troverà ancora la fede sulla terra?

I campi erano arsi e screpolati dalla mancanza di pioggia. Le foglie pallide e ingiallite pendevano penosamente dai rami. L’erba era sparita dai prati. La gente era tesa e nervosa, mentre scrutava il cielo di cristallo blu cobalto. Le settimane si succedevano sempre più infuocate. Da mesi non cadeva una vera pioggia. Il parroco del paese organizzò un’ora speciale di preghiera nella piazza davanti alla chiesa per implorare la grazia della pioggia. All’ora stabilita la piazza era gremita di gente ansiosa, ma piena di speranza. Molti avevano portato oggetti che testimoniavano la loro fede. Il parroco guardava ammirato le Bibbie, le croci, i rosari. Ma non riusciva a distogliere gli occhi da una bambina seduta compostamente in prima fila. Sulle ginocchia aveva un ombrello rosso.

Come ogni favola, la morale ci invita a riflettere. Il nostro Arcivescovo in questo Avvento ci dice chiaramente non solo di guardare con gratitudine al Presepe che ci ricorda la prima venuta di Gesù, ma ci chiede anche di scrutare bene l’“oggi di Dio” perché Gesù viene “ora” nella mia vita e allo stesso tempo di attendere con cuore speranzoso e felice il compimento della storia quando Cristo ricapitolerà tutto in sé e ci presenterà al Padre. La fede dà spessore alla prima, alla seconda ed alla terza venuta di Cristo: noi cristiani non dobbiamo appiattirci su quello che è più evidente, dimenticando l’essenziale!

“Ma quando tornerà il Figlio dell’Uomo
troverà ancora la fede sulla terra?”.

Alcuni passi importanti allora per questo Avvento:

  1. La Benedizione delle famiglie: nella breve preghiera che reciteremo insieme chiederemo a Dio il dono della fede. La Benedizione delle famiglie vedrà coinvolti Madre Natalina, Madre Lucia, don Alessandro e don Stefano. Non potendoci avvalere dell’aiuto di don Carlo, da quest’anno nei mesi di novembre e dicembre riusciremo a passare in tutta la Parrocchia dei Santi Magi e in circa metà Parrocchia del Ss. Redentore. La parte rimanente sarà visitata nel mese di marzo durante il tempo di Quaresima. Utilizzeremo quanto raccoglieremo nelle offerte natalizie in parte per sistemare il giardinetto adiacente la Chiesa parrocchiale dei Santi Magi, attrezzandolo con alcuni giochi per i bambini più piccoli, parte per ridistribuire gli spazi e per la sistemazione degli ambienti del piano seminterrato dell’Oratorio del SS. Redentore: una aula conferenze, un reparto più idoneo per il gruppo Missionario e per il gruppo Caritas-San Vincenzo.
  2. La Carità: la Tradizione della Chiesa associa il tempo dell’Avvento oltre alla gioia dell’attesa anche alla carità fraterna. Vorremmo concretare quest’ultima sottolineatura nel modo seguente: le prime tre domeniche raccoglieremo generi alimentari e le restanti domeniche sino al 1° gennaio 2020 offerte in denaro. Più precisamente: domenica 17 novembre raccoglieremo olio e tonno; domenica 24 novembre zucchero e latte; domenica 1° dicembre, nella parrocchia del SS. Redentore, pannolini per bambini e dolci, nella parrocchia dei Santi Magi detersivi e materiale per l’igiene personale. Le offerte in denaro invece saranno destinate sul nostro territorio alle due Caritas parrocchiali per interventi di aiuto nei casi di necessità.
  3. “Circondati da un gran numero di testimoni”: nelle celebrazioni vigiliari e festive, un quarto d’ora prima e un quarto d’ora dopo la Messa domenicale, nelle nostre chiese parrocchiali saranno proiettati spezzoni di interviste fatte a diversi personaggi sul tema della fede e della vita cristiana. Vorremmo che fosse una catechesi “spicciola” che ci permetta di introdurci meglio alla settimana che inizia con uno sguardo di fede semplice, ma allo stesso tempo profonda.
  4. “.. il Figlio dell’uomo tornerà…”: NOVExNOVE, la novena di Natale in ogni casa delle nostre Parrocchie. Durante la benedizione delle case riceverete un libretto con 9 storie per i 9 giorni della Novena in famiglia.
  5. “Gesù crea la fede e la rende perfetta!”: Ogni sabato sera, durante la messa vigiliare alle ore 18 presso la Parrocchia del SS. Redentore, le nostre Comunità Cristiane pregheranno insieme a una categoria diversa di persone perché, come suggeriva il Cardinale Van Thuan, possano vivere “Colmando d’amore il momento presente!”. Invitiamo:
  • sabato 16 novembre, alle ore 18 presso la Parrocchia del SS. Redentore, sono invitate in modo particolare le badanti e chi si occupa di persone che hanno bisogno.
  • sabato 23 novembre, alle ore 18 presso la Parrocchia del SS. Redentore, sono invitate in modo particolare i Medici e gli Infermieri.
  • sabato 30 novembre, alle ore 18 presso la Parrocchia de Ss. Redentore, sono invitate in modo particolare i Maestri, gli Insegnanti e il Personale A.T.A.
  • sabato 7 dicembre, alle ore 18 presso la Parrocchia de Ss. Redentore, sono invitate in modo particolare le persone impegnate nella Pubblica Amministrazione.
  • sabato 14 dicembre, alle ore 18 presso la Parrocchia del SS. Redentore, sono invitate in modo particolare gli operai, i datori di lavoro, i liberi professionisti e gli impiegati.
  • martedì 24 dicembre, alle ore 22 presso la Parrocchia del SS. Redentore, sono invitate in modo particolare i Commercianti.