Fondo San Giuseppe – Aiuto alle famiglie

fondo san giuseppe

Riportiamo la lettera di Luciano Gualzetti, direttore di Caritas Ambrosiana, in cui si spiegano i criteri e i requisiti per accedere al Fondo San Giuseppe e una serie di risposte alle domande più frequenti.



Carissimi,
durante la messa celebrata ieri, domenica 22 marzo, dalla cappella dell’istituto Sacra Famiglia di Cesano Boscone, l’arcivescovo Mario Delpini ha annunciato la costituzione del Fondo San Giuseppe per aiutare le famiglie che stanno perdendo il lavoro a causa della crisi economica provocata dal diffondersi dell’epidemia di Coronavirus.

Il Fondo istituito in occasione della ricorrenza di San Giuseppe, protettore dei lavoratori, intende sostenere in modo particolare i lavoratori più fragili, precari, autonomi o impiegati nei servizi.

Secondo uno spirito autenticamente ambrosiano raccoglie contributi della Chiesa locale, della società civile e delle istituzioni. Parte con una dotazione iniziale di quattro milioni di euro. Due messi a disposizione dal Comune di Milano.

Il nuovo strumento si colloca all’interno dell’esperienza del Fondo Famiglia Lavoro accanto al Fondo Diamo Lavoro che continuerà ad operare secondo le modalità consolidate (attivazione e formazione tramite tirocini).

Il Fondo San Giuseppe garantirà a persone che hanno perso il lavoro a causa di questa crisi sanitaria, un contributo economico a fondo perduto da 400 a 800 euro mensili, a secondo del numero dei componenti del nucleo famigliare, per 3 mesi eventualmente rinnovabile.
Potranno accedere persone che:

  • vivono stabilmente nel territorio della Diocesi
  • abbiano perso o drasticamente ridotto le proprie occasioni di lavoro a partire dal 1 marzo 2020
  • non abbiano in atto percorsi di riqualificazione attraverso il Fondo Diamo Lavoro
  • non abbiano entrate famigliari superiori a 400 euro al mese a persona

I Centri di ascolto Caritas confrontandosi con il proprio Parroco e in dialogo con il responsabile Caritas decanale, potranno candidare le persone che hanno i requisiti attraverso il portale utilizzato per il Fondo Diamo Lavoro con le credenziali di cui sono già in possesso o richiedendole alla segreteria del Fondo Famiglia Lavoro presso Siloe che si rende disponibile per supportarli nella compilazione delle domande (02/58431212).
Alle domande andranno allegati i seguenti documenti:

  • Liberatoria privacy
  • Isee aggiornato
  • DID (dichiarazione di disponibilità al lavoro) con data a partire dal 1 marzo 2020
  • Ultima busta paga/fattura
  • Per i lavoratori autonomi: autocertificazione relativa all’attività e ai motivi della sospensione

La Segreteria del Fondo presenterà le domande al Consiglio di Gestione che le valuterà ed erogherà i contributi alle famiglie attraverso la Parrocchia di riferimento. Gli esiti saranno comunicati al Centro di ascolto e al Parroco che provvederanno a condividerli con la famiglia.

Per favorire l’accesso al Fondo San Giuseppe da parte di famiglie che non sono già conosciute al Centro di ascolto o al Parroco, suggeriamo di rendere fruibile un numero di telefono e un indirizzo mail a cui le persone possano rivolgersi in questo momento particolare in cui gli incontri personali devono essere limitati.

Le domande potranno essere presentate a partire dal 25 marzo.

Ringraziandovi per la consueta competente disponibilità ci auguriamo che anche questa nuova esperienza ci aiuti a vivere una prossimità concreta pur nella lontananza fisica che la situazione ci impone.

Luciano Gualzetti
Direttore di Caritas Ambrosiana


Domande frequenti

1) Serve un documento che comprovi la perdita del lavoro dal 1° marzo? Se sì, quale?
Dai criteri mi sembrano esclusi tutti quei lavoratori con contratti a chiamata, assunti da cooperative, formalmente non disoccupati ma che o non stanno lavorando o lavorano poco.

Certamente è necessario un documento attestante la perdita del lavoro a partire dal primo marzo o data successiva.

La DID è proprio il documento attestate questa situazione.

Se sono ancora dipendenti, ma hanno avuto un calo di lavoro (p.e. contratti a chiamata, assunti da cooperative, formalmente non disoccupati ma che o non stanno lavorando o lavorano poco) non possono farla perché il sistema ANPAL (che è il sito dove si rilascia la DID online) non lo permette. In questo caso l’assistente sociale o il Cda relazionerà che hanno avuto un effettivo calo di lavoro.

Potrà essere allegata anche la certificazione della ditta o la busta paga a zero ore.

2) Come ci si regola con chi ha svolto un lavoro sommerso?

Non è possibile per chi non ha un contratto regolare (anche occasionale o a chiamata) accedere al FSG. Rimangono attivi gli altri strumenti diocesani quali p.e. il servizio SILOE.

3) Come di fa a recuperare la DID nel rispetto delle disposizioni ministeriali? È possibile che ci facciate avere un modulo per autocertificare?

La DID è possibile richiederla tramite il sito ANPAL https://did.anpal.gov.it/ con le apposite credenziali personali a condizione che si sia disoccupati. Siamo disponibili a offrire consulenza tecnica per l’ottenimento della stessa per i richiedenti che non l’avessero e/o non l’avessero fatta e non fossero in grado di procurarla.

4) Eventualmente l’autocertificazione può sostituire la DID nei casi di lavori saltuari presso famiglie non regolarizzati?

No, i lavoratori irregolari non possono accedere al FSG.

5) Può accedere chi percepisce la cassa integrazione a causa del Coronavirus?

No, i lavoratori in CIG ordinaria o in deroga non possono accedere al FSG perché di fatto regolarmente occupati. Vedi più sotto punto 14.

6) Può accedere chi percepisce il reddito di cittadinanza?

Il reddito di cittadinanza non è ostativo al FSG a condizione che non superi il criterio dei 400 euro per componente del nucleo familiare (es. 2 persone uguale o inferiore a € 800; 3 persone uguale o inferiore a € 1200 e così via). Vedi più sotto punto 13 e 15.

7) Quale modulo è previsto per la liberatoria sulla privacy?

È stato predisposto un apposito modulo per la privacy disponibile sul sito https://www.fondofamiglialavoro.it/fondo-san-giuseppe/.

In casi eccezionali in cui non sia possibile stampare e firmare il modulo, può essere utilizzato il modulo già firmato presso il Cda purché nella versione prevista dalla nuova normativa.

8) Possono accedere anche famiglie che non sono passate dai CDA?

Certamente è possibile autocandidarsi dalla stessa sezione del sito di cui sopra se le persone non sono conosciute dai Cda. È naturalmente preferibile che le persone segnalate siano conosciute dai Cda e facciano domanda tramite il Cda stesso per una maggiore prossimità ed efficacia dell’intervento.

9) Le credenziali sono personali?

Le credenziali per inoltrare domanda attraverso l’apposito applicativo sono quelle di accesso all’applicativo del FFL ordinario dell’operatore primo ascolto: primoascolto_nomedecanato e relativa password attualmente in possesso agli operatori del primo ascolto. Qualora la password non fosse reperibile il Responsabile decanale potrà chiederne un’altra alla Segreteria del FFL e si farà carico di darla agli operatori dei Cda e agli operatori primo ascolto del FFL.

10) Calcolando che i CDA sono chiusi e non è possibile incontrare gli utenti, come possono portarci l’ultima busta paga/fattura o qualsiasi altro tipo di documento?

Bisognerà trovare una modalità per poter ricevere la documentazione p.e. predisponendo una cassetta postale accessibile dall’esterno o la possibilità che la documentazione venga consegnata al parroco o che qualche operatore più giovane si renda disponibile a questo. In alternativa sarà possibile inviare in allegato alla casella di posta fondofl@caritasambrosiana.it una scansione o la fotografia leggibile del documento.

11) Come si verificano le entrate familiari inferiori ai 400€ a persona? Autocertificazione?

Certamente il rapporto di fiducia costruito nel tempo favorirà delle dichiarazioni attendibili, sarà comunque necessario contare sulla buonafede dei richiedenti e sul buonsenso e sarà l’occasione per dare prova di maturità e di cittadinanza per tutti (richiedenti, operatori e volontari)…

12) Cosa si intende per ISEE aggiornato? Entro quale data deve essere stato fatto?

Per ISEE aggiornato si intende quello di quest’anno. Naturalmente se non è disponibile potrà essere inviato quello più recente.

13) L’indennità di accompagnamento rientra nei 400 euro mensili di reddito familiare? Esiste un modello di autocertificazione?

Reddito di cittadinanza, assegno di invalidità, assegno di accompagnamento o altre misure straordinarie di sostegno al reddito rientrano nel computo del reddito familiare pro capite.

Più precisamente: se l’indennità di accompagnamento (così come le pensioni ed ogni altra forma di sostegno al reddito) si riferisce ad un single ed è superiore a 400 euro, la persona non potrà fare domanda al FSG, se invece fa riferimento ad un nucleo di più persone bisogna dividere la somma dei redditi (compresi invalidità, accompagnamenti, RdC, contributi vari, lavoro nero, ecc…) per il numero dei componenti.

Non abbiamo previsto un modello di autocertificazione che facilmente può essere reperito in rete o può essere redatto ad personam insieme ad una breve relazione sulla situazione del nucleo sottoscritta dal richiedente.

L’unico modulo predisposto e disponibile nel sito del FFL è relativo alla privacy e contestuale dichiarazione di veridicità di quanto dichiarato.

14) Da quello che si sa tutti potranno ricevere un’indennità di cassa, in deroga alla normativa attuale. Come ci si regola?

La domanda si riferisce alla cassa integrazione ordinaria o in deroga, che verrà concessa a chi è occupato. Il FSG invece si rivolge a chi ha perso il lavoro a partire dal 1 marzo 2020.

15) Il reddito di 400 euro a persona o familiare?

Il reddito di 400 euro fa riferimento ad ogni componente del nucleo familiare quindi per poter accedere al FSG il reddito di un nucleo di 2 persone dovrà essere uguale o inferiore ad €800; il reddito di un nucleo di 3 persone dovrà essere uguale o inferiore ad € 1200 e così di seguito.

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