Via Crucis in diretta streaming – 3 aprile 2020 – ore 8.30 e ore 18.00

via crucis in diretta streaming

In questa pagina puoi seguire la Via Crucis in diretta streaming delle ore 8.30 e delle ore 18.00 del 3 aprile 2020 leggendo i testi.

Letture per la Via Crucis in diretta streaming

Introduzione

Lettura

Prima della festa di Pasqua Gesù, sapendo che era giunta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, dopo aver amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.

Introduzione

«Se la famiglia riesce a concentrarsi in Cristo, Egli unifica e illumina tutta la vita familiare. I dolori e i problemi si sperimentano in comunione con la Croce del Signore, e l’abbraccio con Lui permette di sopportare i momenti peggiori. Nei giorni amari della famiglia c’e una unione con Gesù abbandonato che può evitare una rottura».


Prima stazione

Gesù è condannato a morte

Pilato, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perche fosse crocifisso.

Meditazione

Talvolta amare ci chiede di «mantenere il silenzio circa il negativo che puo esserci nell’altra persona. Implica limitare il giudizio, contenere l’inclinazione a lanciare una condanna dura e implacabile». Tutti, infatti, «siamo una complessa combinazione di luci e ombre», per questo «l’amore convive con l’imperfezione, la scusa, e sa stare in silenzio davanti ai limiti della persona amata».


Seconda stazione

Gesù porta la croce al Calvario

Gesù, portando Ia croce, si avviò verso il luogo detto del Cranio, in ebraico Golgota.

Meditazione

La testimonianza matrimoniale può stimolare tutti «a una disponibilità più concreta e oblativa», come nel caso di una donna che «può curare suo marito malato e lì, accanto alla Croce, torna a ripetere il “sì” del suo amore fino alla morte. In tale amore si manifesta in modo splendido la dignità di chi ama, dignità come riflesso della carita, dal momento che è proprio della carità amare più che essere amati».


Terza stazione

Gesù cade per la prima volta

Egli si è caricato delle nostre sofferenze, si è addossato i nostri dolori.

Meditazione

La Chiesa si volge agli sposi «come al cuore della famiglia intera che volge anch’essa lo sguardo verso Gesù»: nel sacramento del matrimonio, infatti, Gesù stesso «viene incontro ai coniugi cristiani». «Egli rimane con loro, dà loro la forza di seguirlo prendendo su di sé la propria croce, di rialzarsi dopo le loro cadute, di perdonarsi vicendevolmente, di portare gli uni i pesi degli altri».


Quarta stazione

Gesù incontra sua madre

Simeone disse a Maria: «Anche a te una spada trafiggerà l’anima».

Meditazione

Le famiglie, «come Maria, sono esortate a vivere con coraggio e serenità le loro sfide familiari, tristi ed entusiasmanti, e a custodire e meditare nel cuore le meraviglie di Dio. Nel tesoro del cuore di Maria ci sono anche tutti gli avvenimenti
di ciascuna delle nostre famiglie, che ella conserva premurosamente. Perciò può aiutarci a interpretarli per riconoscere nella storia familiare il messaggio di Dio».


Quinta stazione

Gesù è aiutato da Simone di Cirene

Fermarono un certo Simone di Cirene e gli misero addosso la croce da portare dietro a Gesù.

Meditazione

«Meritano grande ammirazione le famiglie che accettano con amore la difficile prova di un figlio disabile. L’attenzione dedicata tanto ai migranti quanto alle persone con disabilità è un segno dello Spirito. Infatti entrambe le situazioni sono paradigmatiche: mettono specialmente in gioco il modo in cui si vive oggi la logica dell’accoglienza misericordiosa e dell’integrazione delle persone fragili».


Sesta stazione

Una donna asciuga il volto di Gesù

ll mio cuore ripete il tuo invito: «Cercate il mio volto!». II tuo volto, Signore, io cerco.

Meditazione

L’amore dei genitori è percepito dai figli come «fonte della propria esistenza, come nido che accoglie e come fondamento della famiglia». Se così non fosse, il figlio potrebbe ridursi «ad un possesso capriccioso». È proprio in questo amore reciproco che l’uomo e la donna «mostrano ai loro figli il volto materno e il volto paterno del Signore», un volto d’amore che infonde fiducia e permette una vera crescita nella fede.


Settima stazione

Gesù cade la seconda volta

Sono lieto nelle sofferenze che sopporto per voi a favore del corpo di Cristo che è la Chiesa.

Meditazione

«La storia di una famiglia è solcata da crisi di ogni genere, che sono anche parte della sua drammatica bellezza». Si vive insieme «per imparare a essere felici in modo nuovo», senza rassegnarsi a una «curva discendente, a una mediocrità da sopportare». La crisi, in tal modo, diventa «l’occasione per arrivare a bere insieme il vino migliore», poiché essa «nasconde una buona notizia che occorre saper ascoltare affinando l’udito del cuore».


Ottava stazione

Gesù incontra le donne in pianto

Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli.

Meditazione

Si comprende «l’angoscia di chi ha perso una persona molto amata, un coniuge con cui ha condiviso tante cose. Gesù stesso si è commosso e ha pianto» per l’amico Lazzaro. «Come non comprendere il lamento di chi ha perso un figlio? Si apre un abisso che ingoia il passato e anche il futuro». Coloro che vivono tali prove «devono essere sostenuti dalla comunita cristiana con particolare attenzione e disponibilità, soprattutto se si trovano in condizioni di indigenza».


Nona stazione

Gesù cade la terza volta

Gesù, pur essendo Figlio, imparò l’obbedienza da ciò che patì.

Meditazione

Quando manca la fiducia in famiglia si vive nel timore di essere giudicati «senza compassione», si tenderà a nascondere le proprie cadute e debolezze e a «fingersi ciò che non si è». Le relazioni tra i coniugi rischiano così di diventare «conflittuali e violente», e quelle tra genitori e figli possono caratterizzarsi «per atteggiamenti ostili». Tale violenza in famiglia è «Scuola di risentimento e di odio nelle relazioni umane fondamentali».


Decima stazione

Gesù è spogliato dalle vesti

I soldati, quando ebbero crocifisso Gesù, presero le sue vesti e ne fecero quattro parti.

Meditazione

Occorre denunciare chiaramente «il rischio che Ia sessualità sia dominata dallo spirito velenoso dell'”usa e getta”: il corpo dell’altro è spesso manipolato come una cosa da tenere finché offre soddisfazione e da disprezzare quando perde attrattiva». Non si possono infatti dissimulare «le costanti forme di dominio, prepotenza, abuso, perversione e violenza sessuale» che non sono altro che una «Oscura ricerca di se stessi».


Undicesima stazione

Gesù è crocifisso

Uno dei condannati disse al Signore: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno».

Meditazione

Occorre accettare «che certe cose non accadano come uno le desidera, ma che forse Dio scriva diritto sulle righe storte» di chi ora ci fa soffrire: occorre avere fiducia che quella persona possa cambiare. «Questo ci permette, in mezzo ai fastidi di questa terra, di contemplare quella persona con uno sguardo soprannaturale, alla luce della speranza, e attendere quella pienezza che un giorno riceverà nel Regno celeste».


Dodicesima stazione

Gesù muore in croce

II centurione, avendo visto spirare Gesù disse: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!».

Meditazione

Con la sua morte, Gesù compie un atto d’amore mediante il quale dona se stesso all’umanita. È per questo che «il matrimonio Cristiano è un segno che non solo indica quanto Cristo ha amato la sua Chiesa nell’Alleanza sigillata sulla Croce, ma rende presente tale amore nella comunione degli sposi. Unendosi in una sola carne rappresentano lo sposalizio del Figlio di Dio con la natura umana».


Tredicesima stazione

Gesù è deposto dalla croce

Uno dei soldati con una lancia colpì il fianco di Gesù, e subito ne uscì sangue e acqua.

Meditazione

Dal fianco di Gesù è scaturita quella sorgente di grazia che purifica e «porta a pienezza» l’amore umano. In tal modo l’amore coniugale, radicato nel dono di Dio, è «versato dallo Spirito Santo, e il riflesso dell’Alleanza indistruttibile tra Cristo e l’umanita, culminata nella dedizione sino alla fine, sulla croce». Per questo tale amore è un segno «di Cristo terreno che accettò di unirsi a noi e si donò fino a donare il suo sangue».


Quattordicesima stazione

Gesù è portato nel sepolcro

Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel sepolcro.

Meditazione

Gesù portato nel sepolcro può essere il segno di una separazione che diventa inevitabile, «di considerazione della propria dignità e del bene dei figli». Va soprattutto accolta con rispetto «la sofferenza di coloro che hanno subito ingiustamente la separazione, il divorzio o l’abbandono, oppure sono stati costretti dai maltrattamenti del coniuge a rompere la convivenza».