Sostare con te

Il tema di questo anno oratoriano “Sostare con Te” richiama l’attenzione alla cura per la preghiera e la dimensione spirituale della vita. Pregare è davvero bello? Ci fa davvero rifiorire? Trasforma ogni singola giornata? Domande così ci accendono il cuore, ci invitano a condividere i frutti della preghiera e a presentare anche qualche fatica personale. Sappiamo che non abbiamo altra sorgente di gioia più grande di un tu per tu con Gesù, nessuna fonte di energia più forte! La comunità cristiana e i nostri oratori in particolare, possano essere quel posto, quel tempo, quelle relazioni che conducono a Gesù.

L’Arcivescovo Mario ci scrive per la festa degli oratori:

Per sostare con te… Ci vorrebbe un posto
Per sostare ci vorrebbe un posto dove fermarsi e fermare anche il pensiero, la fantasia, l’inquietudine che ribolle dentro, l’impazienza, la tristezza che rende infelici. Ci vorrebbe un posto dove sedersi, mettersi in ginocchio, vedere che anche gli altri si fermano e si mettono in ginocchio. Ci vorrebbe un posto dove ci sia un po’ di silenzio e niente da fare, per qualche minuto. Ci vorrebbe, che so, una cappellina, per esempio.

Ci vorrebbe un tempo.

Quante volte mi sono proposto di dire le preghiere ogni sera e ogni mattina! Non c’è mai tempo. C’è sempre altro che mi prende, mi mette fretta. Non potreste aiutarmi, voi, amici miei. Se c’è un’ora in cui ci diamo appuntamento, io non mancherò. Se voi mi chiamate, io risponderò. Se nella programmazione ci mettiamo un tempo di preghiera, ce la faremo. Non è che non ho voglia di pregare. Non è che non ne sento il bisogno. È che proprio il tempo scappa via e non riesco a tenerlo in mano, come l’acqua. Ma se ci
aiutiamo, ce la faremo. Ci vorrebbe un tempo, che so, un appuntamento Propongo che l’oratorio diventi un ritrovarsi per sostare con Gesù, oltre che per tutte le altre cose. Chi sa stare con Gesù impara a pregare come lui, ad amare come lui, a vedere il mondo con i suoi occhi. Gesù, infatti, per presentare l’offerta gradita al Padre ha detto: ci vorrebbe un corpo. E infatti: entrando nel mondo, Cristo dice: Tu non hai voluto né sacrifi cio né offerta, un corpo invece mi hai preparato. Non hai gradito né olocausti né sacrifici per il peccato. Allora ho detto: “Ecco, io vengo – poiché di me sta scritto nel rotolo del libro – per fare, o Dio, la tua volontà” (Lettera agli Ebrei 10,5-7)