Sarò felice nel vedervi correre più velocemente di chi è lento e timoroso. Correte attratti da quel Volto tanto amato, che adoriamo nella santa Eucaristia e riconosciamo nella carne del fratello sofferente. Lo Spirito Santo vi spinga in questa corsa in avanti. La Chiesa ha bisogno del vostro slancio, delle vostre intuizioni, della vostra fede. Ne abbiamo bisogno! E quando arriverete dove noi non siamo ancora giunti, abbiate la pazienza di aspettarci.
Papa Francesco, Christus vivit, n. 299
Le scarpe, come forse sapete, servono per camminare. Con le scarpe si può camminare senza bagnarsi i piedi anche se piove, senza ferirsi anche quando per strada ci sono sassi appuntiti.
È normale che a un certo punto un ragazzo senta le scarpe strette: significa che sta crescendo. Sarà necessario provvedere a cambiare le scarpe perché il giovanotto possa continuare il suo cammino e anzi correre verso la meta.
Per l’oratorio succede qualche cosa di simile, come è già successo nella sua storia. Sono cambiati i tempi, come si dice; sono diverse le famiglie e diversi i ragazzi. L’oratorio quindi si è adattato alle nuove esigenze, ha cercato di accogliere le richieste, di essere attento alle aspettative di famiglie e ragazzi per continuare ad aiutare il cammino di ragazzi e adolescenti nel loro diventare grandi e rispondere alla loro vocazione.
Gli adattamenti si sono fatti un po’ per volta: gli spazi sono più moderni e più sicuri, gli orari sono più attenti alle esigenze, educatori e animatori hanno fatto corsi per prepararsi a nuovi compiti e affrontare nuove problematiche.
Ci sono però dei momenti in cui si deve mettere mano all’impresa un po’ più impegnativa e complessa di un ripensamento complessivo della proposta educativa dell’oratorio, del suo funzionamento, delle attenzioni per offrire un ambiente sicuro, sereno, di vero aiuto per l’educazione cristiana di ragazzi e adolescenti, per la scelta personale di fede e per l’inserimento costruttivo nella comunità cristiana.
In questo cambiamento d’epoca sembra necessario fermarsi un poco per riflettere, discernere e orientare il processo di dare futuro agli oratori della nostra diocesi. All’impresa coraggiosa non bastano gli specialisti, non servono i nostalgici e i lamentosi, non si possono invitare quelli che l’oratorio non sanno neppure dove sia né quelli che lo scambiano per un campo di calcio. Perciò sono chiamati a dare il loro contributo tutti coloro che condividono la vita e la missione delle comunità cristiane del territorio e sono disponibili a dedicarsi a disegnarne il futuro.
Incoraggio perciò tutte le comunità cristiane a partecipare con impegno, intelligenza, lungimiranza, critica costruttiva alla riflessione condivisa sugli oratori, dal titolo “Oratorio 2020”, secondo le indicazioni che la FOM si fa carico di fornire e di raccogliere. È venuto il momento di cercare un paio di scarpe nuove: abbiamo infatti un lungo cammino da percorrere e vorremmo essere attrezzati perché lo slancio non si stanchi e la gioia non si spenga, ma piuttosto cresca lungo il cammino il nostro vigore.
Buon lavoro! Buon cammino!
+ Mario Delpini
Messaggio per la festa di apertura degli Oratori 2019