Lettera aperta di don Stefano – 28 settembre 2022

Carissimi Parrocchiani della Parrocchia del Ss. Redentore,

Vi scrivo per metterVi al corrente di una situazione che ci preoccupa molto: l’aumento vertiginoso del costo del gas ed energia. So che questo stato di cose, purtroppo, già lo state sperimentando nelle Vostre famiglie, ma anche la nostra Parrocchia è in seria difficoltà.

Prima di presentare la situazione della nostra Parrocchia mi pare importante rileggere con attenzione e fiducia le parole autorevoli del nostro Arcivescovo: segnano la direzione e ci richiamano ad essere discepoli di Gesù anche in questi momenti: “Si può tirare avanti se si ha una speranza, una terra promessa desiderabile. Il vero dramma è la disperazione: in queste condizioni problematiche a me sembra che ci sia un atteggiamento di chi dice “qualcuno deve aiutarmi” e c’è l’atteggiamento di chi dice “forse io posso aiutare qualcuno”. Il vero dramma è la solitudine e la vera risposta è la solidarietà”.

Posto questo come necessaria premessa per noi credenti, non possiamo non ammettere però che in questi giorni, quando apriamo la cassetta delle lettere e ci troviamo recapitata la bolletta del gas o della luce, penso che a molti di noi scorra un brivido giù per la schiena prima di aprire la busta, salvo poi scoprire che ciò che vi leggiamo supera ampiamente in negativo ciò che ci saremmo aspettati.

Una pubblicità di qualche mese fa diceva: “Come lo fai tu, ma più in grande!”; noi potremmo parafrasare: “Come a te, ma più in grande!”.
Per rendere l’idea dell’emergenza a cui stiamo andando incontro, pensando alle utenze parrocchiali, posso dirVi che nei mesi da gennaio ad agosto 2021 la Parrocchia aveva speso in utenze Uno Energy e Uno gas Energy € 28.360; per lo stesso periodo nell’anno 2022 la Parrocchia ha speso € 61.290, con una spesa aggiuntiva di € 32.930 (il 116% in più rispetto allo scorso anno)! Nel mese di settembre 2022 abbiamo ricevuto, oltre a questo, bollette di luce per un importo di € 5.000: pensiamo a quanto questi importi cresceranno nei prossimi mesi quando le condizioni ambientali giocheranno sempre di più a nostro sfavore!

Le offerte raccolte durante le Ss. Messe si attestano ad oggi a € 700 settimanali circa (€ 400 in meno rispetto alla media degli anni scorsi, fattore non riconducibile solamente al taglio della S. Messa delle ore 11,15). Questo dato ci dice che sia impossibile sostenere il costo delle bollette del gas. La nostra Parrocchia è già da tempo affiliata al Gruppo Acquisti Diocesano (GAD) -che raggruppa le Parrocchie che lo desiderano- per poter stipulare contratti più vantaggiosi.

Nel mese di luglio 2022, il GAD ha mandato una mail a tutti gli affiliati per chiedere di attivare soluzioni atte a tamponare la crescita impazzita delle forniture di energia elettrica e gas.
Diligentemente in questi mesi abbiamo eseguito anche i seguenti interventi:

  1. abbiamo sostituito le lampade esterne dell’Oratorio mettendo luci a LED
  2. stiamo cercando di sensibilizzare tutti coloro che utilizzano i nostri spazi ad un uso oculato delle risorse
  3. abbiamo montato su tutti i termosifoni dell’Oratorio le termo-valvole per razionalizzare il consumo del riscaldamento…

Ci siamo però accorti che in questa congiuntura storica non bastano più solo le “buone prassi”, perché l’emergenza è “fuori scala” rispetto ad ogni tentativo di correttivo.

Lo scopo di questa lettera non è primariamente “chiederVi più soldi”, perché so bene che tutti guardiamo con preoccupazione all’imminente inverno (anche se con umiltà, semplicità e schiettezza suggerisco sommessamente a chi può, di contemplare la nostra Parrocchia come uno dei possibili destinatari di donazioni).

Come in famiglia però occorrerà anche fare scelte coraggiose per poter tentare di “passare l’inverno”. Certamente sarà un aiuto ricevere la bolletta tutti i mesi, perché aiuterà a monitorare l’andamento della situazione.
Il Consiglio Affari economici, poi, nella riunione di lunedì 26 settembre u.s. ha elaborato alcune attenzioni e rilievi.

Per quanto riguarda la Chiesa parrocchiale:

  1. La S. Messa feriale delle ore 8,30 viene spostata presso la chiesa dell’Oratorio. Le uniche celebrazioni comunitarie in Chiesa parrocchiale dal lunedì al venerdì saranno le esequie.
  2. Viene spenta l’illuminazione della cella campanaria.
  3. Nel limite del possibile, spostare di quindici giorni l’inizio dell’accensione del riscaldamento.
  4. Partendo anche da difficoltà oggettive in merito al riscaldamento della Chiesa (cioè: non frazionabilità dell’impianto, impossibilità ad accedere ai bonus o agli sconti statali oltre che tassazione superiore perché si è forniti da teleriscaldamento), anche in considerazione dei suggerimenti che riceveremo dalla ditta istallatrice, abbiamo intenzione di diminuire sensibilmente la temperatura in chiesa parrocchiale.
  5. In settimana le uniche luci accese durante il giorno saranno le lampade a LED con sensori di movimento poste sul lato sinistro all’ingresso della chiesa parrocchiale.

Per quanto riguarda il bar parrocchiale e l’Oratorio:

  1. Il Bar verrà aperto dal giovedì alla domenica al pomeriggio, salvo verifiche ulteriori. Diversamente l’accesso ai campi rimane invariato.
  2. La temperatura dei diversi ambienti si attesterà sui 18°/19°.
  3. Verranno staccate dal circuito elettrico tutte le spine che si trovano in bar e nei corridoi dell’ingresso e dei piani adibite fino ad ora per uso comune.
  4. Verranno staccati dalla rete elettrica tutti gli elettrodomestici che consumano troppa energia (freezer, macchina granite…).

Per quanto riguarda la Scuola dell’Infanzia Paritaria Parrocchiale:

  • Certamente questo presidio educativo sarà salvaguardato il più possibile, monitorando attentamente i consumi in relazione al servizio da erogare ai nostri piccoli e preziosi utenti!

Queste indicazioni, calibrate sulle nostre tre comunità, saranno lette durante la riunione del Consiglio Pastorale Parrocchiale nella seduta di lunedì 3 ottobre p.v.

Tutti questi accorgimenti verranno strettamente monitorati mensilmente con l’auspicio di renderli meno restrittivi, qualora le condizioni migliorassero.

C’è un proverbio che dice: “Nella notte più scura vale di più accendere un fiammifero piuttosto che maledire l’oscurità!”.
La nostra luce è Gesù Cristo e – di certo- non intendiamo metterlo sotto il moggio, perché illumini tutta la casa, ma soprattutto il nostro cuore.

don Stefano