Daniele Comboni nasce a Limone sul Garda il 15 marzo del 1831.
Dal parroco di Limone, Daniele viene avviato agli studi a Verona in un Istituto dove venivano accolti ragazzi poveri e volenterosi di studiare e forse anche diventare sacerdoti; ma anche ragazzi e ragazze africane, riscattati tutti dalla schiavitù e avviati agli studi per ricevere una formazione e poi rientrare nei loro Paesi di origine.
Nel 1849 Daniele giura di consacrare tutta la sua vita all’apostolato dell’Africa Centrale: in lui era ormai vivo l’amore per la missione, per l’Africa, per la salvezza di interi popoli nel continente nero, i più poveri e abbandonati di quel tempo.
Mentre don Daniele pregava sulla tomba di San Pietro nella basilica vaticana, ebbe l’ispirazione di preparare un “Piano per la rigenerazione dell’Africa per mezzo degli Africani”, piano che presentó al Pontefice Pio IX e al Dicastero di Propaganda Fide.
L’interesse di Daniele Comboni – poi consacrato Vescovo dell’Africa Centrale il 12 agosto 1877 – era quello di far conoscere Cristo all’Africa. Lui vide l’opera evangelizzatrice come una missione portata avanti da tutti nella Chiesa: sacerdoti, missionari, religiose e religiosi, laici e volontari.
La sua azione missionaria si fondava su un incontro personale con Cristo Gesù. Mons. Comboni sin dagli inizi del suo cammino vocazionale, vide i popoli africani come dei protagonisti della loro storia e della loro evangelizzazione. Inoltre, previde e incoraggiò l’importante e indispensabile ruolo della donna nella rigenerazione dell’Africa. Fu un indomito oppositore del traffico degli schiavi in Africa; criticò le politiche coloniali e lo sfruttamento dei popoli e le disuguaglianze sociali. ll 1° giugno 1867 fondò l’Istituto per le Missioni Africane, oggi chiamati Missionari Comboniani. Poi, vedendo la necessità di coinvolgere la donna nella evangelizzazione dell’Africa, il 1° gennaio del 1872 fondò l’Istituto delle Pie Madri della Nigrizia, oggi Suore Missionarie Comboniane. Daniele Comboni mori ancora abbastanza giovane, a Khartoum in Sudan la sera del 10 ottobre Daniele verrà proclamato Beato il 17 marzo del 1996 da san Giovanni Paolo II. E verrà proclamato Santo il 5 ottobre del 2003 sempre da Giovanni Paolo II.