“Expecto Patronum”

La formula è Expecto Patronum, che deriva dall’unione delle parole latine expecto, ossia “aspetto” o “attendo”, e patronum, ossia “patrono” o “protettore”, e che significa letteralmente “aspetto un protettore”. Oltre la formula, nell’eseguire l’incantesimo è necessario concentrarsi su di un ricordo felice: il Patronus sarà composto quindi da felicità pura, rendendo impossibile per i dissennatori fargli qualsiasi danno.

È superfluo dire che, se cerchi con Google il termine: “patrono”, tra le molte risposte, quella di Harry Potter “illumina” con più like il significato… Oppure, tra le domande più gettonate, trova un posto importante chiedersi: “Qual è il femminile di Patrono?”

Meno prosaica invece è la difficoltà delle giovani coppie che, in procinto di stendere il libretto delle loro nozze, quando arrivano alle litanie dei santi, ti chiedono: “Ma come si chiama il santo patrono del Ss. Redentore?”.

Cominciamo da ciò che è chiaro: “patrono” significa “protettore”.

Sui timpani di molte chiese della nostra Diocesi si trova scritto un acronimo. “D.O.M. et divo …” che significa: “Deo optimo maximo et divo…” cioè: “A Dio ottimo e massimo e a san…”. La scritta dedica ogni chiesa a Dio e a un santo – martire, consacrato o laico- al quale si chiede aiuto e protezione per la Comunità cristiana che in quella chiesa vive il proprio cammino di fede. Nel 1898, anno di fondazione della Parrocchia del ss. Redentore, il card. Ferrari ha deciso di affidare la Comunità “oltre il Sempione” a Gesù stesso invocato come “Redentore”.

E quando sarebbe allora la festa del Patrono della Parrocchia del Ss. Redentore?

In un primo tempo si è pensato alla terza domenica di luglio, quando si festeggia tradizionalmente a Venezia la festa della chiesa di Cristo Redentore. Fu scelta in seguito la domenica di settembre più vicina alla festa dell’Esaltazione della croce, supplizio attraverso il quale Gesù ha redento il mondo. Il card. Ferrari, nel documento di attestazione della consacrazione della Chiesa, autorevolmente indica come festa patronale “3 settimane trascorse dopo la festa della Chiesa Madre” (chiesa madre è il termine con cui normalmente si indica il Duomo di Milano). Tale data cade nella festa liturgica di Cristo Re dell’Universo.

E chi è invitato alla festa patronale del Ss. Redentore?

Nell’ultimo Consiglio Pastorale Parrocchiale ci siamo chiesti quali fossero gli ingredienti che rendono vera e vivace una festa. Questa è stata la risposta: “RIFLETTERE”, “FAR FESTA” e “COINVOLGERE”. Tutti i fedeli dell’Oltresempione sono invitati alla festa patronale del Ss. Redentore, come tutti i fedeli dell’Oltresempione sono invitati alla festa patronale dei santi Magi a gennaio, di santa Teresa e di san Pietro ad ottobre.

Quindi … pronti, partenza… via! Vi aspettiamo!!!!