Preghiere del giorno – IV settimana di Quaresima

Non giudicate, per non essere giudicati

Quaresima è un tempo favorevole per riscoprire e rivivere  il mistero dell’essere e del sentirsi  parte di un unico Corpo, il Corpo di Cristo che è    la Chiesa. Questo tempo ci invita a tenere fisso lo sguardo su Gesù, sul mistero della sua Pasqua  per conformarci sempre più a Lui, nel sentire,   nel volere e nell’operare. Affidiamoci alla Sua luce che illumina il buio della nostra vita

Impegno settimanale

Lunedì 23 Marzo

Dal Vangelo secondo Matteo 7,1-5

In quel tempo il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli: Non giudicate, per non essere giudicati; 2perché con il giudizio con il quale giudicate sarete giudicati voi e con la misura con la quale misurate sarà misurato a voi. 3Perché guardi la pagliuzza che è nell’occhio del tuo fratello, e non ti accorgi della trave che è nel tuo occhio? 4O come dirai al tuo fratello: «Lascia che tolga la pagliuzza dal tuo occhio», mentre nel tuo occhio c’è la trave? 5Ipocrita! Togli prima la trave dal tuo occhio e allora ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello.

RIFLESSIONE

Siamo sempre molto abili nel giudicare chi ci sta accanto. Crediamo di sapere, di conoscere, di capire chi ci è vicino. Ma il giudizio più terribile è quello dato in nome della fede, pensando, facendo così, di rendere onore a Dio. Gesù azzera tutte queste illusioni con un’affermazione che ci fa rabbrividire: prima di giudicare gli altri è meglio analizzare se tessi,

Non si tratta di evitare il giudizio, di non avere opinioni. Siamo chiamati a giudicare noi stessi e gli altri con la compassione che ci proviene dal Maestro, sapendo che la vita è un percorso e che ogni errore può essere superato, redento, riparato. Iniziamo questa settimana provando a giudicare in altro modo, mettendoci nella prospettiva di Dio…

PREGHIERA

Signore mio, voglio inscrivere nella mia vita le leggi del tuo amore, perché il mio cuore possa muoversi solo in una direzione: giustizia, equità, solidarietà, perdono, amore e misericordia. Non permettere che cada nella tentazione di giudicare e criticare i miei fratelli. Anch’io sbaglio e cado. Insegnami a scoprire negli altri il meglio di ciascuno, le sue virtù e le sue buone azioni. Amen

IMPEGNO SETTIMANALE

Nel nostro cammino Quaresimale riproponiamo il digiuno: 
Il digiuno dalle parole, quelle parole che danno giudizi, che portano male, pettegolezzo e impegniamoci  a far silenzio, quel silenzio  che lascia spazio alla riflessione.


Martedì 24 marzo

Dal Vangelo secondo Matteo 7,6-12

In quel tempo, il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli:
Non date le cose sante ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perché non le calpestino con le loro zampe e poi si voltino per sbranarvi.
7Chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. 8Perché chiunque chiede riceve, e chi cerca trova, e a chi bussa sarà aperto. 9Chi di voi, al figlio che gli chiede un pane, darà una pietra? 10E se gli chiede un pesce, gli darà una serpe? 11Se voi, dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro che è nei cieli darà cose buone a quelli che gliele chiedono! 2Tutto quanto volete che gli uomini facciano a voi, anche voi fatelo a loro: questa infatti è la Legge e i Profeti

RIFLESSIONE

Ciascuno di voi deve essere un microfono di Dio. Ciascuno di voi deve essere un messaggero, un profeta. Finché ci sarà un battezzato, la Chiesa continuerà a esistere. […] Ma, cosa state facendo, battezzati, nel campo della politica? Dov’è il vostro battesimo? Battezzati nelle professioni, nel campo operaio, nel mercato. Dovunque vi sia un battezzato, lì c’è la Chiesa, lì c’è un profeta, lì bisogna dire qualcosa in nome della verità che illumina le menzogne della terra. Non siamo codardi. Non nascondiamo il talento che Dio ci ha dato fin dal giorno del nostro battesimo e viviamo davvero la bellezza e la responsabilità di essere popolo profetico”.
(Mons. Oscar Romero)    

PREGHIERA

Rendici sale, Signore,per rendere gustoso il mondo.
Rendici luce, Signore,per illuminare ogni angolo buio.
Basta poco sale per dare un buon sapore;
poca luce può bastare per sciogliere le tenebre più oscure

Insegnaci a credere, Signore,
che non serve essere i migliori o i più grandi.
Per far risplendere nel mondo il tuo amore
basta essere, in semplicità e povertà,
sale buono e luce intensa. Amen.


Mercoledì 25 marzo

Dal Vangelo secondo Luca  1, 26-38

In quel tempo,
l’angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nàzaret, 27a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe. La vergine si chiamava Maria. 28Entrando da lei, disse: «Rallégrati, piena di grazia: il Signore è con te».
29A queste parole ella fu molto turbata e si domandava che senso avesse un saluto come questo. 30L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. 31Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. 32Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre 33e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine».
34Allora Maria disse all’angelo: «Come avverrà questo, poiché non conosco uomo?». 35Le rispose l’angelo: «Lo Spirito Santo scenderà su di te e la potenza dell’Altissimo ti coprirà con la sua ombra. Perciò colui che nascerà sarà santo e sarà chiamato Figlio di Dio. 36Ed ecco, Elisabetta, tua parente, nella sua vecchiaia ha concepito anch’essa un figlio e questo è il sesto mese per lei, che era detta sterile: 37nulla è impossibile a Dio». 38Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». E l’angelo si allontanò da lei.

RIFLESSIONE

Maria è inscritta nel disegno di Dio, è frutto dell’amore di Dio che salva il mondo. La Madonna non si è mai allontanata da quell’amore, tutta la sua vita, tutto il suo essere è un “si” a quell’amore, è un “si” a Dio  Non è stato l’unico, anzi è stato il primo di tanti “si”pronunciati nel suo cuore nei momenti gioiosi, come pure in quelli di dolore, tanti “si” culminati in quello sotto la croce. Guardiamo a Maria , Ella superò i momenti difficili grazie ad un atteggiamento di ascolto e di obbedienza nei confronti della Parola di Dio.  

PREGHIERA

Aiuta, o Maria, la nostra fede! Apri il nostro ascolto alla Parola,
perché riconosciamo la voce di Dio e la sua chiamata.
Sveglia in noi il desiderio di seguire i suoi passi,
uscendo dalla nostra terra e accogliendo la sua promessa.
Aiutaci a lasciarci toccare dal suo amore, perché possiamo toccarlo con fede.
Aiutaci ad affidarci pienamente a Lui, a credere nel suo amore, soprattutto nei momenti di tribolazione e di croce, quando la nostra fede è chiamata a maturare.
Semina nella nostra fede la gioia del Risorto. Ricordaci che chi crede non è mai solo. Insegnaci a guardare con gli occhi di Gesù, affinché Egli sia luce sul nostro cammino.  E che questa luce della fede cresca sempre in noi, finché arrivi quel giorno senza tramonto, che è lo stesso Cristo, il Figlio tuo, nostro Signore! Amen


Giovedì 26 marzo

Dal Vangelo secondo Matteo 7, 21-29

In quel tempo, il Signore Gesù diceva ai suoi discepoli:

Non chiunque mi dice: «Signore, Signore», entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22In quel giorno molti mi diranno: «Signore, Signore, non abbiamo forse profetato nel tuo nome? E nel tuo nome non abbiamo forse scacciato demòni? E nel tuo nome non abbiamo forse compiuto molti prodigi?». 23Ma allora io dichiarerò loro: «Non vi ho mai conosciuti. Allontanatevi da me, voi che operate l’iniquità!».

24Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. 25Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia. 26Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. 27Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande8Quando Gesù ebbe terminato questi discorsi, le folle erano stupite del suo insegnamento: 29egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come i loro scribi.

RIFLESSIONE

Le parole non bastano, è necessario mettere in pratica ciò che il Signore ha detto,è indispensabile trasformare in azione i suoi insegnamenti     Egli è la roccia che ci sostiene, solo in Lui possiamo superare le tempeste che la vita ci pone davanti .

PREGHIERA

L’amore del Signore è da sempre, per sempre
 su quelli che lo temono,
e la sua giustizia per i figli dei figli,
per quelli che custodiscono la sua alleanza
e ricordano i suoi precetti per osservarli


Venerdì 27 marzo

Letture del giorno : Dt 16,5-8 / 2Cr 30,1.5-10 / Nr 19,1-9 / Zc 12,1-11