“San Francesco e i francescani hanno sempre avuto a cuore l‘Incarnazione di Gesù. Proprio per questo fin dal principio hanno amato la Terra Santa. Non vi è infatti Incarnazione senza Luogo.
Questo significa che amare questa Terra significa amare Gesù. E non possiamo pensare a Gesù, senza amare la Sua Terra”. (Custodia di Terra Santa)
Con questo spirito, sabato 13 gennaio siamo stati guidati da Padre Francesco Ilepo, commissario di Terra Santa, dapprima in un excursus storico, indispensabile per capire cosa stia succedendo in questo tempo nella terra di Gesù. Abbiamo raccolto nei suoi racconti il dolore delle famiglie che attraversano il dramma della guerra, eppure… la SPERANZA è stata l’ultima parola. Fra Francesco ci ha rassicurato: noi cristiani, che contiamo davvero poco ai tavoli della politica e delle trattative, possiamo invece fare moltissimo nella “tessitura” dei legami fraterni in virtù del Vangelo che abbiamo il compito di annunciare a TUTTI i fratelli e le sorelle sparsi nel mondo.
La serata che si era aperta con le note cupe della guerra causata dalla debolezza dell’uomo, si conclude, così, con un annuncio di Speranza: Gesù si è incarnato proprio qui, ha operato miracoli, ha amato, è morto ed è risorto per noi. Il suo annuncio che percorre i secoli, anche attraverso la discordia di cui il cuore dell’uomo è capace, arriva fino a noi. Lo Spirito ci suggerirà certamente il modo di continuare questo percorso di consapevolezza sul valore dei luoghi santi che abbiamo iniziato con Frate Francesco. Grazie di cuore.
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